L’Assemblea dei soci di Terremerse ha eletto il nuovo CdA confermando 15 consiglieri su 17. Visti gli importanti risultati raggiunti si è scelta la continuità
L’Assemblea dei soci di Terremerse, che si è riunita a Bagnacavallo in provincia di Ravenna, ha eletto il nuovo Consiglio d’Amministrazione per il prossimo triennio 2023-2026. Grazie agli importanti risultati ottenuti dalla Cooperativa nei tre anni precedenti il rinnovo delle cariche è avvenuto nel segno della continuità. Su 17 Consiglieri 15 sono stati confermati, tra cui il presidente Marco Casalini in carica dal 2010.
Insieme al presidente sono stati confermati i vicepresidenti Alessandro Tedali e Daniele Placci. Si aggiunge alla carica di vicepresidente anche Giovanni Giambi, già presente nel precedente CdA.
Nel corso dell’Assemblea dei soci è stato approvato il bilancio della Cooperativa. Il 2022 segna un fatturato positivo per Terremerse con 288 milioni, 45 milioni in più rispetto al precedente. Oltre 310 milioni il volume d’affari del bilancio consolidato. A protezione del patrimonio della Cooperativa è da segnalare l’utile netto di 1.5 milioni che comprende importanti accantonamenti prudenziali, in attesa di poter stabilire le ripercussioni della terribile alluvione avvenuta nel mese di maggio.
Dal bilancio emerge un trend positivo e di miglioramento per tutti gli indici economici, patrimoniali e finanziari. Terremerse risulta solida e attrattiva per i suoi stakeholder e agricoltori.
I SETTORI DI LAVORAZIONE DI TERREMERSE
Come si può evincere dal bilancio di Terremerse i settori di riferimento e lavorazione sono quattro: Agroforniture, Cereali, Ortofrutta e Carni.
Nel settore Agroforniture, colpito dall’aumento dei prezzi vendita causato dal conflitto russo ucraino, l’incremento di fatturato è passato al +21%. Nonostante la diminuzione della vendita dei concimi, agrofarmaci e sementi hanno evidenziato una forte crescita dei volumi di vendita che ha visto nuovi clienti su nuovi territori. Il settore Cereali ha visto incrementare il fatturato del 34% dalla decisa crescita dei prezzi e dalle quantità di prodotto in entrata maggiori rispetto a quelle dell’anno precedente.
La crescita ha avuto conseguenze anche nel settore Ortofrutta, passato da 82 a 90 milioni. Infine, il settore Carni dopo due anni in segno positivo e nonostante una crescita di 2 milioni di euro fa segnare un margine di gestione negativo. I costi delle materie prime, aumentati a causa della guerra, hanno avuto un effetto diretto nell’aumento del costo dei cereali e di conseguenza dei mangimi.
Emilio Sabatini, direttore generale di Terremerse dichiara: «Così come negli esercizi precedenti, a fronte delle incertezze, Terremerse può contare su una crescente solidità patrimoniale e organizzativa e un accreditamento sempre maggiore sui territori.
L’obiettivo rimane la crescita continua e selettiva, che deve avvenire nella consapevolezza dei cambiamenti a cui il settore agricolo è sottoposto, sia per motivi di indirizzo politico (Green New Deal e Farm to Fork), sia di ricerca di maggiore efficienza produttiva in funzione del mutamento degli assetti produttivi. Seguire il cambiamento e saperlo intercettare significa affermare l’utilità di Terremerse verso il mondo agricolo, punto di riferimento e stimolo per migliorarsi e progettare nuovi traguardi».
Marco Casalini, presidente di Terremerse sottolinea: «Questi ultimi 3 anni sono stati abbastanza complicati per il settore agroalimentare, e non solo. Prima due eventi mondiali come la pandemia e il conflitto fra Russia e Ucraina, poi le tremende anomalie climatiche che ci hanno portato gelate primaverili, siccità prolungate fino alla recente alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, con devastanti allegamenti in pianura e frane in collina.
Nonostante tutto questo, la nostra Cooperativa ha resistito, anzi si è migliorata anno dopo anno grazie al lavoro del Consiglio d’Amministrazione, della Direzione e di tutti i dipendenti di Terremerse, che hanno saputo “governare” al meglio quanto stava accadendo, con scelte strategiche importanti e operatività concreta per i soci e l’azienda stessa, con impegno e dedizione anche oltre i propri ruoli – prosegue Casalini -.
L’immediato futuro ci prospetta anni di profondi cambiamenti nel nostro settore, dalla produzione al mercato, lungo tutta la filiera agroalimentare. Terremerse ha sempre dimostrato di saper e poter dare risposte concrete e positive ai propri soci sui differenti territori, interpretando al meglio quelli che saranno gli scenari del domani. Infine, un ringraziamento personale al C.d.A. per la rinnovata fiducia nei miei confronti e ovviamente un ringraziamento da parte di tutti per il proprio contributo ai due Consiglieri uscenti, Ibrahim Saadeh e Giorgio Zaghi».
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