Negli ultimi anni il comparto dellhotellerie italiana ha vissuto una profonda trasformazione. Il punto di partenza per ogni progetto ristorativo in ambito alberghiero è il layout tecnico-funzionale. Ne abbiamo parlato con Enrico Feliciani e Davide Frisoni – FF Design
Il punto di partenza per ogni progetto ristorativo in ambito alberghiero è il layout tecnico-funzionale. La sua definizione non è un esercizio puramente architettonico, bensì un processo multidisciplinare che integra know-how impiantistico, logiche operative, flussi di lavoro, standard igienico-sanitari e obiettivi di sostenibilità economica. Il layout ideale garantisce percorsi separati per il personale e gli ospiti, ottimizza i tempi di servizio, riduce gli sprechi e valorizza ogni metro quadro disponibile.
Non si tratta solo di disegnare cucine, ma di orchestrare un sistema articolato che comprende laboratori, magazzini, passaggi merci, celle, spazi di servizio, lavaggi, e naturalmente la sala e i suoi annessi.

Studi comuni tra larchitetto Davide Frisoni di Tecnam Progetti e professionisti del settore come Enrico Feliciani, da anni riferimenti nazionali nel settore, evidenziano come lintegrazione tra progettazione architettonica e ingegneria impiantistica sia oggi imprescindibile: «Non basta fare bello: bisogna fare bene. Ogni soluzione estetica deve poggiare su basi funzionali solide», affermano i progettisti dello studio riminese. Da qui nasce il valore aggiunto di una progettazione integrata, in grado di governare complessità normative e tecniche, anticipando le criticità gestionali e traducendo le scelte strategiche dellalbergatore in spazi coerenti, fluidi, sostenibili.
Le tendenze architettoniche dei prossimi anni vedono la ristorazione dhotel superare la logica tradizionale della sala colazioni + ristorante interno per aprirsi a format più versatili: bistrot di design, lounge bar con cucina a vista, bakery corner, terrazze panoramiche attrezzate per il brunch, delivery point interni, wine room tematiche. Questa evoluzione richiede spazi trasformabili, modulabili nellarco della giornata e delle stagioni, in grado di generare redditività continua.
Il layout tecnico-funzionale deve quindi prevedere connessioni invisibili ma efficaci tra i vari moduli: cucina centrale, isole satellite, banconi multifunzione, impianti a scomparsa che permettano rapidi cambi duso. Lobiettivo è un equilibrio armonico tra estetica, esperienza dellospite e fluidità operativa.
Un altro aspetto chiave è il racconto identitario. Sempre più viaggiatori scelgono strutture che riflettano lautenticità del territorio, anche nella proposta gastronomica e nei materiali usati. Da qui il ritorno del legno naturale, delle superfici tattili, delle luci calde, delle ceramiche artigianali, abbinati però a tecnologie invisibili: impianti domotici, sistemi di ventilazione controllata, aspirazioni integrate, cucine compatte ad alta efficienza.
Larchitettura degli spazi food in hotel è oggi profondamente influenzata dai temi ambientali e tecnologici. Le cucine devono ridurre i consumi energetici, ottimizzare luso dellacqua, garantire salubrità e durabilità dei materiali. Sistemi di cottura a induzione, piani di lavoro antibatterici, pavimenti antiscivolo ad alta resistenza, illuminazione LED a intensità regolabile: ogni elemento concorre a definire un ambiente di lavoro efficiente, sicuro e rispettoso delle normative HACCP e ambientali.
In parallelo, cresce il peso delle tecnologie digitali a supporto della gestione: software di monitoraggio energetico, sensori di temperatura e umidità, etichettatura intelligente per la tracciabilità alimentare. Anche questi aspetti vanno integrati in fase progettuale, fin dallidea di layout. Oggi il progettista di un servizio di ristorazione alberghiera non può più limitarsi a una visione estetico-spaziale. Deve agire come un regista del sistema, capace di coniugare esigenze commerciali, vincoli normativi, aspettative esperienziali e possibilità tecnologiche. Questo implica confronto costante con il management, i consulenti food & beverage, i fornitori di attrezzature, gli chef, i direttori tecnici.
Il lavoro di studi come quelli presentati da Frisoni & Feliciani dimostra che un layout ben progettato non solo migliora la produttività, ma incide sulla reputazione del brand alberghiero, sulla qualità percepita dal cliente e sulla capacità della struttura di adattarsi ai nuovi scenari dellospitalità.
Nel contesto attuale segnato da una competizione crescente e da una clientela sempre più esigente la ristorazione in hotel non è più un costo da contenere, ma un valore da progettare. Ladozione di layout tecnico-funzionali intelligenti, unita a soluzioni architettoniche flessibili e identitarie, rappresenta oggi la vera chiave di successo per chi vuole costruire o rinnovare una struttura alberghiera in grado di durare nel tempo, adattarsi al cambiamento e offrire esperienze memorabili
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